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Può il luogo della cura restare eccentrico a qualsiasi paradigma di standardizzazione? Occupare una posizione sufficientemente laica rispetto al Sapere e al tempo stesso risultare rigoroso dal punto di vista teorico? Ancora, può essere in grado di avvicinarsi, per quanto possibile, al soggetto e di dare luogo a una clinica efficace, non normalizzante ma diretta a valorizzare la particolarità del soggetto? Questa serie di interrogativi costituisce la cornice all'interno della quale si articolano le riflessioni dei testi qui contenuti, nati a partire dal saggio di Massimo Recalcati "Il mare della formazione", che interroga il concetto di pulsione securitaria nel suo modo di declinarsi nel campo della clinica. Il volume raccoglie interventi di autori diversi, tutti mossi dallo scritto originario, in alcuni casi con saggi di testimonianza diretti a dare voce alla cura come evento possibile, in altri casi mossi da una spinta euristica sulla dialettica tra soggetto e Sapere.